Il diario di Daria

Oggi è il terzo giorno, e come in ogni cammino fatto, ho cominciato a chiedermi se quella di intraprendere questo non fosse stata una cattiva idea,

se non fosse semplicemente troppo per me. A volte mettersi a tu per tu con sé stessi e le proprie capacità spaventa e basta. Perdersi per poi ritrovarsi tra le spighe di grano... È così che definirei il mio stato d'animo durante la tappa di oggi. Poi sono arrivata al Santuario di Tagliavia e un senso di immensità mi ha avvolta, unita alla gentilezza e all'ospitalità di tutta la comunità. Sentimenti genuini, che porterò sicuramente nel cuore.
Domani mattina arriverò a Corleone, e non so cosa succederà dopo. Forse mi fermerò un giorno in più, forse proseguirò e basta, oppure tornerò a casa e riprenderò il cammino in un altro momento. Il testa a testa con me stessa non è ancora terminato, ma ci penserò domani.

9 luglio

E così eccomi a Corleone... In fondo, mi sono resa conto strada facendo che posso abbattermi, tirarmi giù, arrabbiarmi perché forse questa del cammino non è un'impresa alla mia portata, ma in fin dei conti, km dopo km, arrivo sempre. I miei piedi mi conducono sempre alla meta, i polpacci si schiacciano ma reggono, lo zaino diventa sempre più pesante ma in fondo fa parte di me ormai. Domani si arriva a Prizzi, per tutto il resto c'è tempo. Ma una cosa è certa: sentirò la mancanza di queste distese bionde di grano e cereali che ho amato e odiato allo stesso tempo e, soprattutto, della gentilezza e dell'ospitalità con cui i Corleonesi, primo fra tutti il Comitato mvf Corleone, mi hanno accolta nel loro paese, troppo spesso sottovalutato. Grazie di cuore.

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