A MAGICOOOOOO...

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SGRAMMATICO: "Hai visto cosa avrebbesi detto Vittorio Sgarbo della ragazza, di Silvia Romano? Che la dèverno arrestare..."
GANGAROZZO: "Inghia. Ancora con questo Sgarbi? E basta. Ancora????? trent'anni sono... ecchecchereccàzzzz...."

SGRAMMATICO: "Ma come? Non è che lo dico io o Strazzapinna... Sgarbo lo dìchi..."
GANGAROZZO: "Spieghiamo chi è Sgarbi, per l'ennesima volta. Sgarbi è un genio. Sgarbi è uno che, da trent'anni circa, senza lavorare, è ricco e famoso e rispettato e ricercato. Ora: non è un genio chi è ricco lavorando. Nè è un genio chi diventa scienziato studiando. Il genio è un'altra cosa: genio è chi diventa scienziato senza sapere un cazzo di scienza, chi diventa sagssofonista di orchestra senza sapere suonare il sagssòfono e, nel nostro caso, chi diventa ricco senza lavorare..."
SGRAMMATICO: "Io non capischi..."
GANGAROZZO: "Sgarbi ha scoperto, da trent'anni, una tecnica geniale. Te la dichi. Come è diventato famoso Sgarbi, nella sua prima apparizione tevilisiva al Mavurizio Costanzo Sciò??"
SGRAMMATICO: "Come?"
GANGAROZZO: "Si parlava del Vangelo, non mi dilungo che per me è un terreno scivoloso. Ad un certo punto, dopo che avevano parlato tutti gli invitati, ha preso la palòra Sgarbi e ha parlato dieci minuti dicendo che la più bella ficùra del Vangelo non era Gesù Cristo ma Giuda (quello di quando uno dice "porco Giuda!!"). Tutti si sono guardati tra di loro stupefatti e hanno detto, anzi hanno pensato "sticazzi". E Sgarbi ha spiegato i mille motivi per cui la ficùra più pregiata era Giuda e non, come tutti pensavano, Gesù Cristo. Da quel momento è stato acclamato come un genio. Nella sua vita, per dire, ha buttato gastimie teribbbili contro i giudici antimafia e voleva fare santo a Belluscone. Sgarbi... ah..."
SGRAMMATICO: "Ma vero mi dicessi?"
GANGAROZZO: "Inghia. Tante volte l'ho detto. Posso capire che le minghiate che scrivo non le legge nessuno, ma se non mi ascònti nemmeno tu quando parlo... da quel momento, come ti dicevo, Sgarbi è diventato una semidivinità. Ha capito che doveva parlare per ultimo, e dire il contrario di quello che dicevano gli altri. Possibilmente, sparare la cazzata più cazzata che si poteva, per essere oggetto di conversazione e inviti (pagato, a suon di tanti soldini) nei talk sciò. Anche perchè, poi, a questa cosa, ha unito un comportamento verbalmente molto aggressivo, ai limiti della carrittàta di vastunàti, e un aspetto fisico molto gradevole (per le predette caratteristiche, elevata la percentuale di donne che "s'azziccàssi" con il predetto). Anche per tale aggressività da trent'anni veniva e viene invitato nei pocràmmi tevilisivi in quanto da un minuto all'altro, quando c'è lui, può scoppiare il parapiglia di vastunàti e questo tiene alta l'audiens..."
SGRAMMATICO: "Ma ddavèro..."
GANGAROZZO: "In questi trent'anni ha avuto incarichi di governo, varie volte parlamentare (pure ora mi pare), corteggiato da pessone importanti in quanto idoneo a pubblicizzare e propugnare gli interessi di questo o quel crasto. Ora Sgarbi, anche stavolta, come sempre, ha aspettato che parlassero tutti e ha sparato la sua solita cazzata: infatti nessuno ti riferisce l'opinione di questo o quello, ma il "sai che ha detto Sgarbi" anche stavolta ha funzionato, viaggia come il virus. Quindi, dai retta a me: Sgarbi è un genio. E' un genio come chi diventa scienziato in una materia senza averla mai studiata e senza capirne una minghia di quella materia. Sgarbi un genio vero è. A volte parla pure difficile e dice palòre che, in particolare, fanno affezionare chi quelle palòre non capisce. Teniamocelo stretto Sgarbi... anche se stretto stretto no. Anzi, teniamocelo. Lontano, però".
SGRAMMATICO: "Quindi ha detto una cazzata con questa cosa di Silvia Romano?"
GANGAROZZO: "Ha fatto lo Sgarbi. Si guadagna il pane così (anche il caviale e lo sciampàgn). Ma non lo sai che lavorando veramente si rischia la vita, si invecchia prima, s

i soffre, si fa fatica? Eccheccàzz... quello ha trovato un modo per trasformare questo mondo fatto di spine in Disneyland, non facendo un cazzo per tutta la vita, e lo dobbiamo criticare? Il brevetto gli dobbiamo dare..."
(Da: "I dialoghi delle pessone drogolàte, che fanno uso di drògola", Agrigendo, 12 maggio 2020).