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Versione completa: [RISOLTO]APP IMMUNI
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ho scaricato l'app Immuni su uno smartphone dove pago solamente per fare e ricevere telefonate. I dati sono disabilitati. L'app Immuni utilizza bluetooth che è sempre attivato.
Però mi chiedo questo :
questa benedetta app, necessita che il cellulare abbia la trasmissione dati attivata, perchè non vedo come possa trasmettere dati al server centrale in mancanza di questo.
E' corretto?
Senza una connessione Dati è come non averla. ...o meglio, non credo che tenga i dati in Background e poi la sera quando arrivi a casa e ti colleghi al Wifi ti arrivano le notifiche di quanti Non immuni hai incontrato. ...

Devo però correggermi, effettivamente leggendo sul Sito:


Citazione:Posso usare l’app senza connessione a Internet?


Immuni non richiede una connessione a Internet continuativa. Tuttavia, l’app ha bisogno di connettersi almeno una volta al giorno per scaricare le informazioni necessarie a controllare se sei stato esposto a utenti potenzialmente contagiosi. Pertanto, assicurati che il tuo smartphone sia connesso a Internet almeno una volta al giorno.
Ciao
No la app immuni non necessita di connessione.
Ma non serve a niente se gli altri non hanno installato l'app o se dichiarano il falso durante l'installazione.
Questa app si basa sulla buonafede delle persone e vedendo quello che sta succedendo in giro credo proprio che sia inutile.
sono d'accordo che se solo 4 milioni l'hanno installata non serve a niente. Ma non avrebbe senso installarla dichiarando il falso (dove, per cosa ?)
E come se steste dicendo: dato che se mi investe un TIR non mi salva, allora vado in moto senza casco... boh...
Ok,  vi racconto un episodio accaduto dalle mie parti. ... una signora e sua sorella hanno installato l'App Immuni, circa una settimana dopo la signora si reca in ospedale per un infortunio casalingo e casualmente la trovano positiva, quindi tampone e denuncia all'azienda sanitaria locale. 

Regolarmente segnalata come Positiva la signora per diverse settimane ha condiviso la casa e quindi i cellulari con la sorella,  notabene,   hanno deciso di fare assieme la quarantena in casa nonostante la sorella non fosse positiva e non lo è mai risultata ma i cellulari non hanno mai segnalato alla sorella di essere entrata in contatto con un positivo. 

Hanno lasciato i cellulari uno affianco all'altro per tutto il giorno  (15 minuti secondo quanto detto dovrebbero essere sufficienti).

Hanno anche segnalato la cosa ma sembra che gli algoritmi non funzionino a dovere. 

Questa App è stata messa in piedi in fretta e furia e come per tutte le cose in Italia o la rendi obbligatoria o la gente se ne frega altamente. 

Quanta gente metteva le cinture o il casco prima che uscisse l'obbligo? ?

Siamo in Italia gente,  le regole d'oro sono 3 e restano quelle:

Mascherine
Lavarsi spesso
Distanziamento sociale
(19/08/2020, 19:55)rage75 Ha scritto: [ -> ]Distanziamento sociale
non mi è mai piaciuta questa frase, "distanziamento fisico" mi pareva più approrpiata.

Che l'app immuni fosse una boiata colossale era prevedibile:
NON previene un cavolo, in teroia ti avvisa solo DOPO che sei entrato in contatto con uno positivo (e ora mi dici che neanche succede);
se vieni in contatto (e magari contagiato) vieni a saperlo se va bene dopo molto ore, durante le quali puoi contagiare a tua volta ltre 100 persone
scusate ma a che cavolo serve?
per fare una cosa efficace in realtà bisognava violare la privacy di tutti, tracciare metro per metro qualunque spstamento e obbligare la totalità delle persne ad installarla. in questo modo l'app mi poteva mostrare una freccina su una mappa e indicarmi la direzione giusta da prendere per rimanere a distanza dai contagiati.
Impossibile in un paese democratico.
Fattibile in un paese totalitario.
Una delle poche cose che avremmo dovuto capire in questi mesi è che ci si protegge dall'infezione e si proteggono gli altri dal contagio sommando tante piccole attenzioni (mascherina, distanza, igiene, ...). Nessuna di queste cose da sola dà garanzie, ma assieme aiutano a rendere meno pericolosa la situazione. Immuni rientra in questa somma e non installarla solo perché l'hanno installata in 4 milioni e non in 60, secondo me è stupido.

Se avete dei dubbi, prendetevi mezz'ora per questo: https://www.youtube.com/watch?v=Bw_wyobUx9M
Black, ho seguito attentamente la spiegazione di Matteo Flora. E' entusiasta dell'applicazione, e pur con alcune riserve, sostiene che mai nella P.A. si è vista una cosa fatta così bene e spiegata altrettanto bene.
(certo che la distanza dei punti di vista tra Matteo Flora e Rage75 è Bat è notevole)
Ma la cosa che più mi ha colpito, è che i miei dati vengono mandati su una macchina di Sogei, quindi all'interno dell P.A. altri dati vengono scaricati su CDN, macchine al di fuori del territorio italiano, e magari neanche all'interno della UE. Quindi dati a disposizione di tutti quei governi che hanno tutto l'interesse a creare situazioni di tensioni sociali e economiche al loro favorevoli.
Parecchie volte mi sono posto una domanda : Noi siamo un paese democratico, (anche se ad ogni due per tre i nostri incapaci politici lo negano, ovviamente per loro convenienza), e da noi vide una privacy severissima e a volte assurda (cito la fotografia di uno degli ultimi funerali dove compagni di classe presenti hanno il volto oscurato, o l'agente preso in ostaggio e minacciato da una persona con coltello in vista, ma naturalmente col volto oscurato).
Ma tornando alla domanda chi mi sono posto, Mi pare che anche negli Stati Uniti , una delle nazioni profondamente democratica da almeno un paio di secoli, quando si parla di sicurezza nazionale, non valgono più le regole della privacy. Ma sarebbe fattibile qui in Italia ? No, non sto pensando al lockdown che ci ha imposto il governo, alla chiusura delle discoteche, e altri obblighi e divieti. Parlo proprio della privacy intesa come dati personali che senza tante balle vengono usati per salvaguardare la salute di tutti.
@carlo69

le tue sono preoccupazioni legittime ma permettimi qualche precisazione:
a) le informazioni che passano da sogei o sui cdn sono metadati non riconducibili ad un utente. E non lo dico io, ma si può verificare dato che Immuni è opensource. Faccio un esempio: Chi usa Telegram parte dal presupposto che i messaggi siano cifrati. Ma Telegram gestisce anche molti metadati: chi comunica con chi, da dove lo fa, con quale frequenza, quali contatti ha in rubrica, etc. Allora se pensi che questi dati siano un rischio per la privacy, dovresti considerare allo stesso modo Telegram ed in ultima analisi qualsiasi comunicazione digitale.
b) i dati relativi ai contagi vengono gestisti in maniera completamente anonima ed elaborati solo sul tuo smartphone. Come dice chiaramente il video, puoi resettare tutto in qualsiasi momento e non ci sono automatismi.
c) non c'è neppure il rischio di uso futuro dei dati, perché vengono distrutti dopo alcune settimane.
d) lo stesso autore in quest'altro video (https://www.youtube.com/watch?v=Mjca1H8QIm0) spiega perché è profondamente diverso fornire i propri dati ad una società commerciale come FB o allo stato. E perché dunque Immuni adotta un sistema decentrato.

La mia posizione è semplice: se crediamo alle cose che abbiamo detto per anni su Linux, sul software libero, sull'accesso al codice sorgente etc etc, allora dovremmo applicarle anche ad Immuni. E quindi se ne abbiamo la possibilità dovremmo installarla. Altrimenti possiamo continuare a trovare cavilli senza tuttavia fornire una soluzione alternativa.

Perché evidentemente le uniche alternative ad una app opensource, decentralizzata, anonima, e volontaria sono soluzioni assai meno democratiche. Come l'obbligatorietà...

Mi scuserete lo sfogo, ma questo paese è davvero frustrante in certi atteggiamenti. E' il paese in cui tutti si lamentano di uno stato oppressivo quando fanno il 730 e poi invece vorrebbero un gendarme ogni 10 metri quando hanno paura di qualcosa. E' un paese di gente asimmetrica che vorrebbe il massimo rigore per gli altri e la massima tolleranza per se stessa. Ed io ne avrei anche le tasche piene :)
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