Siamo lieti ed orgogliosi di darvi il più caloroso benvenuto nel sito ufficiale di

Proveremo ad incuriosirvi e a farvi partecipare!

A, b, c, nel dopoguerra

di Nadia Baiamonte

Maggiori dettagli

Video Storico su Racalmuto - anno 1953
In memoria della signora Rosalia Chiarelli in Sbriziolo

 

FacebookTwitter

 
 

Visite al sito

Oggi 17

Tutte 51688

Videoconfernza Racalmuto - Hamilton -8 luglio 2020

Hanno partecipato alla conferenza:

  • Vincenzo Maniglia – sindaco di Racalmuto

  • Fred Eisemberg – sindaco/Major di Hamilton

  • Joe Curto – Presidente Comunità Maria SS. del Monte di Hamilton

  • Don Luigi Mattina – Pres. Com. Maria SS. del Monte di Racalmuto

  • Prof. Piero Carbone – studioso di tradizioni racalmutesi

Moderatrice e traduttrice: Prof.ssa Adele Troisi che si ringrazia in modo particolare.

 

A, b, c, nel dopoguerra

Per gentile concessione della cara Nadia Baiamonte pubblichiamo qui alcune immagini della sua ultima realizzazione artistica: A, b, c, nel dopoguerra.

L'opera nasce da una attenta analisi di ricerca e custodisce, sotto forma di quaderno, foto, immagini e ricordi della famiglia e di Racalmuto nel periodo della ricostruzione dopo la Seconda Grande Guerra.

Il quaderno sarà presto disponibile in formato cartaceo, sarà nostra cura comunicare a chi ne avesse desiderio le modalità per l'eventuale acquisizione.

 


Per gentile concessione del caro Luigi Falletti, curatore della mostra, pubblichiamo qui i pannelli già esposti nell'atrio del comune di Racalmuto
               

Esclusivo

          Click sul pannello per ingrandirlo

Nasce tutto da un’idea che si trasforma in Associazione.

Nel 2012 un gruppo di amici di Racalmuto decide di formare l'associazione “Ergo Sum” e con essa porta avanti il primo progetto.

“Clik” – questo il nome del primo progetto – si articolava in due iniziative:

  1. un progetto di scrittura creativa;

  2. la realizzazione di una web tv con relativo videogiornale settimanale.

Al progetto parteciparono ragazzi delle terze classi della scuola media Statale “Pietro D’Asaro” reclutati e non selezionati attraverso apposito test di ingresso.

Ben presto i ragazzi che avevano deciso di partecipare alla realizzazione della web tv abbandonarono il progetto mentre gli altri dieci allievi continuarono a seguire il corso.

Ne è nata una raccolta di racconti scritti interamente dai ragazzi e poi pubblicati col titolo “Mi scappa di scrivere”.

Dopo questa prima entusiasmante esperienza l’interesse degli associati cominciò a sfumare.

Avevo deciso, però, di creare il sito www.ergosumracalmuto.org che ho messo in rete a mie spese e cura.

Quindi quando quasi tutti gli altri abbandonarono l’idea dell’associazione avevo già messo in piedi il sito.

Sullo stesso avevo già pubblicato gli articoli apparsi sul Giornale di Sicilia dal 1968 al 1998 che riguardassero Racalmuto e lo scrittore Leonardo Sciascia.

Tale progetto, realizzato grazie alla buona volontà di due sole persone – una ha fatto la ricerca degli articoli ricercandoli in faldoni salvati alle fiamme, l’altra li ha fotografati, montati, resi leggibili e messi in rete – è stata presentata ufficialmente durante un incontro alla presenza delle autorità comunali.

Successivamente sono stati scansionati e messi in rete anche i volumi della rassegna stampa custoditi presso la biblioteca comunale, rassegna che però si ferma al 2011.

Sciolta l’Associazione per non rendere vano e disperdere l’immane lavoro realizzato, ho deciso di mantenere il sito.

Sono nati anche altri progetti e idee tutte pubblicate sul sito ma che di fatto sono semplicemente a disposizione di chiunque voglia farli propri e provare a realizzarli perché non ho i mezzi, il tempo e le possibilità per portarli avanti.

Al sito ho deciso di associare un forum per provare a discutere di progetti e attività da realizzare a Racalmuto, ma finora questo non ha riscosso nessun interesse.

Oggi in qualità di webmaster e titolare del sito continuo ad aggiornarlo nella speranza che un giorno possa tornare utile per riavviare a Racalmuto un dialogo che sia finalizzato a far crescere – culturalmente, socialmente e civilmente – questo “paese straordinario.

Io ci credo ancora.

Affettuosamente Buona Vita

Nicolò Vignanello



Non è o forse solo non era mia intenzione partecipare alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’elezione del Sindaco di Racalmuto, pur non di meno e spero senza apparire presuntuoso mi permetto di buttar giù alcuni punti che considero essenziali perché questo mio piccolo paese possa continuare a vivere e non solo sopravvivere in una lenta agonia che non solo vede andar via i suoi figli (e spesso i migliori) ma che non da prospettive di futuro a chi, per un motivo o l’altro, resta.
Se già non si hanno prospettive per il futuro sognare diventa quantomeno complicato e siccome credo che una vita senza sogni non è vissuta appieno da qui la ragione di questo mio lato impegno nello scrivere questa bozza.
La prossima amministrazione, come giustamente mi suggeriscono, dovrebbe in primo luogo scegliere un punto su cui puntare, una scelta sulla quale concentrare tutte le forze per lo sviluppo del paese.
Malgrado le mancanze io credo che questo punto debba essere il turismo.
Laddove tutto manca, come altri mi suggeriscono, tutto si può fare ed allora il punto è stabilire cosa e come perché sul quando non ci sono dubbi: ora!
Siccome però stiamo parlando di pubblica amministrazione per come la vedo io c’è necessità di un piano che parta dal cuore dell’amministrazione: la macchina burocratica.
Certo non sarà un sindaco e/o un consiglio comunale a snellire la burocrazia ma se ciascuno di noi fa la sua parte o meglio solo il proprio dovere avremo già fatto un passo avanti ed “ogni grande viaggio comincia con un piccolo passo”.
Ecco perché il giorno stesso del suo insediamento sindaco e giunta debbano mettere mano alla pianta organica anzi pensandoci bene sarebbe addirittura opportuno che già i campagna elettorale i candidati invece di impegnarsi in iperboliche promesse prendessero contatto con gli uffici per provare a capire come sono organizzati e poi magari con calma promettere come migliorarli perché nulla è perfetto e tutto è migliorabile.
Ho sempre sostenuto che se non si capisce “chi fa cosa” non si va praticamente da nessuna parte e per quante energie si impegnino non ci si sposta di un millimetro se muscoli, udito, vista, tatto, gambe, braccia, organi non fanno la loro sporca parte; così è per il corpo umano, così è per una comunità (non ho velleità che vanno oltre l’amministrazione comunale e quindi non saprei dire come dovrebbe essere per una Regione piuttosto che per lo Stato nel suo complesso).
Già questo compito – organizzare in maniera efficace gli uffici affinché siano efficienti – sarà come aver superato la prima collina e non solo nella salita che mette paura ma anche nella discesa che mette a dura prova nervi e gambe.
Contestualmente e con l’obiettivo prefissato di basare lo sviluppo sul turismo, ci si deve organizzare creando una rete.
A tal proposito credo che uno degli errori più grossi finora commessi sia stato quello di voler organizzare reti che abbiano un solo punto centrale dal quale si dipanano i fili che portano ai vari progetti.
Non sono io a dirlo ma i risultati stessi: questo modo di operare non porta da nessuna parte perché è impossibile che “l’uomo solo al comando” riesca a governare per intero la nave, burrasche e bufere o anche solo il mare calmo va affrontato sempre in collaborazione, sempre avendo ben presente “chi fa cosa”.
Ecco perché, secondo me, si devono creare virtuose reti che pur avendo diverse trame siano parte di un unico tessuto, una sorta di abito intero settorialmente organizzato.



Agricoltura: creazione di una sorta di consorzio o collaborazione fra l’Ente e gli operatori per permettere al primo di avere chiara conoscenza di quel che serve ma soprattutto dei prodotti del suolo così da poter suggerire modi e modalità per una espansione o meglio per una gestione oculata e efficiente del settore; il comune dovrebbe poter collaborare anche per una commercializzazione dei prodotti magari creando apposito ufficio che studi, in collaborazione con enti statali già esistenti, possibilità di sbocco nei mercati nazionali ed esteri dei prodotti racalmutesi.
Sono sicuro che tanto è già stato fatto ma che rimane appannaggio solo di una parte della comunità.
Accanto a tutto ciò o proprio su queste basi si potrebbe pensare ad uno sviluppo dei prodotti agricoli legati al turismo.
La creazione di un periodico mercatino di prodotti agricoli locali potrebbe essere un’idea alla quale l’Amministrazione collaborerebbe anche solo dando massima pubblicità all’evento.
Altro modo per supportare e non solo sopportare l’agricoltura potrebbe essere quello di favorire l’incontro fra coltivatori e proprietari magari suggerendo forme di affitto pluriennale che siano in qualche modo collegate con l’andamento dell’annata agraria.

Artigianato: vale quanto detto per l’agricoltura.
Commercio: qui in discorso potrebbe fermarsi col dire che vale quanto sopra già detto per agricoltura e artigianato ma ritengo che il settore meriti attenzione diversa e diversificata.
Ecco forse la corretta linea guida deve essere la diversificazione perché non è possibile che a Racalmuto ci siano numerosi bar e totale assenza di altre attività commerciali.