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[ Risolto] Dubbi gestione doppio disco SSDWin10/HDUbuntu
#1
Dopo gli ultimi aggiornamenti di dicembre di Win7, e dopo aver scaricato alcuni film, serie tv e documentari da siti un po' loschi, alcuni scaricati via vpn, il portatile ha cominciato a rallentare in maniera incontrollabile. Dopo vari tipi di analisi mi sono persuaso che non era solo questione di sistemi o di virus, ma che il disco- che compie 10 anni a luglio- è ormai in fase di declino. Infatti il rallentamento non riguardava soltanto windows ma anche linux.
Non avendo la possibilità di usare l'unità ottica, rotta, per reinstallare o riparare win7, mi sono rassegnato a win10, che avevo già provato l'estate scorsa, ma non mi aveva convinto nella gestione energetica.
Insomma, per abbreviare, ho tolto il disco vecchio HD (640GB) e l'ho sostituito con un ssd kingston hyperx sauvage (240 GB); vi ho installato win 10 dallo strumento usb apposito, e con sorpresa e soddisfazione ho constatato che stavolta la gestione della batteria è tutto sommato accettabile.
In effetti prima tale gestione era preimpostata davvero ottimamente con un felice innesto di programmi windows e acer preinstallati, e lo switch tra le due schede grafiche- integrata intel e dedicata ati, così come lo spegnimento dell'unità ottica, erano automatici. Quando avevo installato win10 la prima volta avevo cercato di rifare tale situazione, cercando di reinstallare quasi tutti i driver e i programmi precedenti, ma la cosa non era riuscita del tutto. Questa volta invece ho lasciato fare tutto a win 10, e devo dire che, anche se non alla perfezione come prima, la gestione della batteria è più che buona, considerando anche i dieci anni di vita del portatile. Avvio, spegnimento e avvio programmi sono ottimi.
Ritrovandomi poi un HD di 640 GB svuotato e ripulito, che il programma Dischi mi dice essere OK ma avere 204 settori danneggiati, l'ho montato con un adattatore nell'alloggio del disco ottico e vi ho fatto due partizioni ext4, una swap e una ntfs. Nella prima partizione ext4 ho installato Lubuntu 18.04.3, che mi sembra funzionare bene.
Il grub di lubuntu l'ho voluto mettere nel suo stesso disco ( sdb- windows lo chiama D:, il bios IDE1; mentre quello dov'è win10 è sda, C:, IDE0). Nel bios è impostata la modalità AHCI.
Ora questo secondo disco, come mi aspettavo ( pur non conoscendo bene tutta la problematica), non viene visto all'avvio; compare soltanto un IDE1 nell'elenco dei dispositivi alla voce Boot del bios, ma nessuna voce se premo il tasto F12 per sceglierlo.
Così ho usato una vecchia scheda sd ( circa 60MB), dove avevo installato tempo fa un grub4dos, nel cui menu c'è una voce per il disco in questione: scegliendo tale voce parte il grub, da cui posso avviare lubuntu o win10. Se invece avvio senza questa sd si avvia direttamente win 10.
Voglio sapere se l'uso di questo metodo per avviare i due sistemi e dischi può andare, o se vi sono eventuali gravi controindicazioni. Quale sarebbe il modo migliore?
La partizione ntfs del secondo disco, di circa 300GB, compare nel file manager di win 10, come disco D:- come ho già detto. Devo attivarla in Gestione Disco per poterla usare, o è indifferente?
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#2
(09/01/2020, 13:17)gfast Ha scritto: Voglio sapere se l'uso di questo metodo per avviare i due sistemi e dischi può andare, o se vi sono eventuali gravi controindicazioni. Quale sarebbe il modo migliore?
La partizione ntfs del secondo disco, di circa 300GB, compare nel file manager di win 10, come disco D:- come ho già detto. Devo attivarla in Gestione Disco per poterla usare, o è indifferente?

In realtà fino ad una decina di anni fa questa era una situazione molto comune. Si inseriva un floppy per avviare Linux senza il quale invece partiva direttamente Windows. Non vedo grandi problemi ad usare la tecnica che hai descritto visto che i due sistemi operativi si ignorano a vicenda non dovrebbero interferire.

Se la partizione ntfs del secondo disco è già visibile in Windows 10 non dovresti fare nulla. Se provando ad aprirla ti compare qualche messaggio riportalo nella discussione.

In ogni caso i settori riallocati non promettono bene. Quindi non fare troppo affidamento sul vecchio disco e magari controllalo con un diasgnostico S.M.A.R.T. (ad es. https://portableapps.com/apps/utilities/...o_portable).
Bene per male è carità, male per bene è crudeltà
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#3
Grazie Blackstar! Ho inserito in allegato i risultati di CrystalDisk, che confermano che il disco è A Rischio. Nel peggiore dei casi mi basterebbe poter usare ancora per qualche tempo la partizione ntfs, come mero deposito di file.
Ho usato l'allegato perché non ho attualmente un sito dove postare nell'immediato immagini da linkare.


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#4
Purtroppo un disco in questa condizione potrebbe funzionare per anni o rompersi il giorno dopo.
Posso solo suggerirti di non metterci nulla di importante o di farne una copia di bak altrove.
Bene per male è carità, male per bene è crudeltà
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#5
Capisco. Cercherò di starci attento e al primo cenno di cedimento finale lo cambierò. Intanto Grazie! Ciao!
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#6
Il problema è che non ti darà nessun cenno di cedimento, ma si "presenterà al creatore" improvvisamente.
Consiglio? salva tutto su altro disco e usalo solo per cose che ti potrai permettere eventualmente di perdere definitivamente.
Ho imparato a pescare; il mio maestro mi ha insegnato bene.   20
Ubuntu 22.04 Jammy - Ubuntu Budgie 22.04 Gnome - MX-19
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#7
Sì- Andrea- l'avevo capito. Il mio era solo retorico sconforto. Grazie cmnque per l'avvertimento.
Anche l'altro disco, il primo, quello ssd, mi si dice nell'altro post qui sotto che è soggetto a possibile morte improvvisa.
Per ora mi ritrovo con un altro ssd disponibile, di soli 120 GB.
Come giustamente mi consigli forse la prima è salvare il salvabile! Ciao!
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