Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 



Dedicato a coloro che si affacciano per la prima volta al mondo dell'assemblaggio di PC, Server e Workstations

 


Introduzione


I PC (Personal Computer) vengono generalmente venduti e distribuiti in serie con configurazioni fatte da multinazionali (come HP o Acer) che non rispondono, il più delle volte, alle richieste degli utenti; per questo si è costretti a frequenti interventi di aggiornamento (come un aumento di RAM o un'aggiunta di unità ottiche, nonché di periferiche di archiviazione di massa, come SSD e HDD).

 


 

 

Ciò comporta un grave dispendio di denaro senza conoscere con esattezza l'esito degli esperimenti compiuti, essendo spesso l'impiantistica di questi calcolatori progettata ad-hoc per le funzioni a cui sono essi stessi predestinati. Una soluzione più semplice è indubbiamente il ricorrere a configurazioni fatte appositamente in base ai bisogni reali di ciascun utente finale.


Si esaminano anzitutto i vantaggi di una configurazione d'ora in poi detta "assemblata";

possibilità di controllo pieno della macchina, riutilizzo più immediato delle componenti per aggiornamenti futuri, manutenzione "universale" per ogni scheda madre o componente, indipendentemente dal vincolo di non aprire i sigilli di garanzia del PC (pur disponendone, per legge, di almeno 2 anni) e indipendenza dal produttore.

Il principale svantaggio di una configurazione assemblata consiste nelle procedure di assemblaggio, in quanto un errore di collegamento può causare cortocircuiti e bruciature (dove con il termine bruciatura si indicano fusioni di componenti plastiche e metalliche) e costi iniziali piuttosto elevati; quest'ultimo fattore viene recuperato a lungo termine per via della non necessità di particolari manutenzioni periodiche.

 

 

Componenti principali di un PC


Un PC è composto da diversi elementi, che in ordine di selezione sono:


1. Case - Fondamentale per determinare le dimensioni e il numero dei componenti da inserire, e l'areazione interna con le relative ventole;


2. CPU - E' il centro di ogni configurazione, responsabile assieme al Chipset della gestione di tutte le periferiche nonché dell'elaborazione dei dati in input;


4. Dissipatore - Se è necessario disporre overclock, è opportuno considerare l'acquisto di un dissipatore a parte con temperature di esercizio massime doppie rispetto al TDP della CPU scelta;


3. Scheda madre (d'ora in poi MoBo) - Sede del bus, la rete di collegamento tra tutti i dispositivi e le periferiche connesse alla CPU;


4. RAM - La sede in cui vengono immagazzinati i programmi aperti e dunque di fondamentale importanza per applicazioni multithread e bisognose di larghi quantitativi di memoria, come manipolazione fotografica, gaming ed encoding audiovisivo;


5. Scheda video (d'ora in poi GPU) - Importante in configurazioni per grafica, gaming o mining, può essere integrata, dedicata o mista, ha una memoria separata dalla RAM e dalla cache e può diventare il componente più costoso di tutta la configurazione, essendo una CPU altamente specializzata e dotata di RAM tecnologicamente più avanzata di quella "classica";


6. HDD, M.2 ed SSD - Dispositivi di archiviazione di massa, utili ad aumentare le prestazioni e le capacità di archiviazione della configurazione;


7. Unità ottiche - Dispositivi di archiviazione di massa secondari che possono essere letti o scritti da un apposito dispositivo da 5.25" ma che non costituiscono un componente fondamentale del PC;


8. Alimentatore - Scelto alla fine della configurazione, prevede un valore che va da 250 W per le configurazioni più semplici fino a 1,2 kW (1200 W) per le workstations più esigenti. E' il componente per cui non si deve in alcun caso risparmiare, in quanto da esso dipendono tutte le periferiche del PC e un suo malfunzionamento potrebbe provocare la perdita di tutta la configurazione;


9. Sistema operativo - Importante avere un software capace di gestire al meglio il muletto, o l'astronave del ventiduesimo secolo, a propria disposizione;


10. Costi, budget e siti - Da considerare anche come primo punto, è ben importante fare i conti col proprio portafogli e risparmiare su determinati componenti, prendendoli usati, o di generazione precedente, oppure omettendone altri di importanza non fondamentale.



A tutto ciò non deve essere per alcun motivo esclusa la possibilità di aggiungere, rimuovere o modificare pezzi nella configurazione in un secondo momento, come si approfondirà di seguito nelle metodologie di recupero di configurazioni avanzate.

 


PC, Workstation e Server: differenze

Le principali categorie di calcolatori assemblati sono 3 e sono relative al loro campo di applicazione.

Un PC è un calcolatore elettronico consono all'uso quotidiano e con potenza che varia dai 250 W agli 850 W. Una workstation è un calcolatore simile costruttivamente al PC, ma dotato di potenza superiore agli 850 W e sotto 1 kW (1000 W) dotato di coprocessori (come GPU) molto avanzati e quantitativi di RAM superiori ai 32 GB, fino a 64 GB. In genere sono altamente specializzate, a seconda del lavoro che devono svolgere, e prevedono argini di budget superiori ai 1200 euro.

Infine, un server è un computer che fornisce dati richiesti ad altri elaboratori, facendo quindi da host per la trasmissione delle informazioni virtuali. La loro potenza è direttamente proporzionale al numero di client che devono "servire", così come il loro costo.



Per quanto riguarda le differenze in software, i server vengono quasi sempre gestiti da sistemi basati su kernel Linux, essendo molto leggero, compilato in base all'hardware specifico della macchina e soprattutto gratuito; Windows e macOS sono gli OS più usati negli altri due settori, ma da anni Linux ha subito un incremento degli utilizzi tra gli impieghi di Workstation, essendo notevolmente più versatile degli altri due.


I consigli di seguito riportati si riferiscono a PC e Workstation, tralasciando il caso dei server che, pur essendo molto interessante, non è di particolare utilità per il generico utente finale. Comunque sia il principio di assemblaggio è quasi identico, con l'aggiunta di componenti e tecnologie altamente specializzate, volte a migliorare il rapporto host-client.

 



Scelta del case e ventole

Il case (talvolta chiamato cabinet nelle configurazioni più potenti) è il contenitore che racchiude tutti i componenti necessari al funzionamento del PC; offre alloggio per le periferiche più strettamente connesse all'elaborazione delle informazioni e ne fornisce un buon grado di protezione da urti esterni e fenomeni atmosferici, pur non salvando i pezzi in caso di caduta.


I case possiedono alloggi di diverse dimensioni, a seconda dei componenti installabili; per le periferiche principali si hanno ingressi da 5,25" per tutte le unità ottiche e alcune periferiche di archiviazione di massa, altri da 3,5", usati per i classici HDD interni, e infine, a "cassetto" o sul retro della MoBo, alloggi da 2,5" per HDD di dimensioni inferiori ma soprattutto SSD.


Per la MoBo esistono diversi standard di dimensioni, specifici alla loro applicazione; i più importanti, in ordine di grandezza, sono ATX, microATX, e miniITX.

E' bene considerare che un case progettato per MoBo microATX non sarà mai compatibile con una MoBo di tipo ATX per le dimensioni notevolmente maggiori.



Il case ospita anche diverse ventole e radiatori, nonché filtri magnetizzati per la cattura della polvere e vie apposite per il passaggio dei cavi; questi rivestono un ruolo fondamentale per l'areazione interna del case in quanto se si formasse un cumulo di cavi di fronte al dissipatore della CPU, questi potrebbero comportare un serio pericolo per la stabilità termodinamica del complesso.

Una buona serie di raccordi sistemati a dovere, e di ventole da 90 e 120 mm opportunamente posizionate (almeno una 90 mm sul retro e una da 120 sul fronte) garantiranno all'insieme un grande vantaggio calorimetrico.


Se è necessario disporre di una soluzione poco ingombrante e di uso ufficio, probabilmente la migliore opzione è la miniITX, ma la microATX è capace di soddisfare qualunque utente fornendo possibilità di personalizzazione notevolmente maggiori rispetto alla precedente.

Infine, il formato ATX è da preferire se si necessita di numerose unità periferiche e se si tiene particolarmente all'areazione, pur disponendo di MoBo microATX.



CPU

La scelta della CPU è un passo fondamentale nell'assemblaggio di un PC. Le CPU sono suddivise in due grandi classi: Enthusiast o High-End, che rappresenta la fascia suprema, e Mainstream.

A sua volta, la fascia Mainstream è costituita da varie sottofasce di prezzi, a seconda della cifra che si è disposti a spendere, più che delle capacità richieste; benomale tutte le CPU della stessa generazione e architettura integrano le stesse funzionalità ma le applicano con potenza differente.

Le CPU più diffuse sono quelle a marchio Intel e AMD, che verranno analizzate di seguito.



Nella fascia Mainstream si distinguono le serie Celeron, Pentium, Core i3, Core i5 e Core i7, dalla meno alla più potente. Tali CPU vanno, nella serie Coffee Lake, da un minimo di €36 a un massimo di €339 di listino, valori capaci di soddisfare le esigenze di un'ampia gamma di applicazioni.

Un Celeron è adatto a configurazioni leggere che fanno uso di HDD meccanici tradizionali e bassi quantitativi di RAM (con 2 Core e 2 Thread). I Pentium rappresentano l'opzione più adatta per l'utente disposto a spendere poco; un Intel Pentium G4560 è in grado di fornire in gaming quasi le stesse prestazioni di un Core i7, se accoppiato a una GPU di potenza adeguata. Sono dotati di 2 Core e 4 Thread.


La serie Core è dedicata agli utenti più bisognosi; è inoltre la prima a sperimentare novità (tant'è vero che spesso i Pentium riprendono la struttura del Core i3 al salto generazionale).

La serie i3 è dedicata ad attività multimediali leggere (attraverso l'uso di 4 Core e 4 Thread), con prezzi massimi non superiori ai €140. La serie i5 è probabilmente la migliore in ogni campo; in una fascia di prezzo che va da 140 a 220 euro riesce a soddisfare anche l'utente più bisognoso, grazie a ben 6 Core fisici.

Infine, l'i7 è la CPU Intel Mainstream/Enthusiast per eccellenza, con 6 Core e 12 Thread. Si noti che la scelta di un i7 deve essere motivata dalla necessità dell'Hyper-Threading per le applicazioni che lo richiedono, come l'Editing audio/video, la Grafica e il Gaming a qualità eccelse.
Infine, nella fascia Enthusiast Intel offre i modelli X-series, composti da particolari modelli Core modificati per lavorare sotto overclock molto pesanti (anche se spesso sono meno potenti dei corrispondenti Mainstream); in particolare la serie Core i9, che offre le migliori prestazioni in ogni campo grazie a un'architettura estremamente efficiente ed equilibrata, rasenta la perfezione in ogni campo, assieme agli Xeon dedicati alle Workstation e ai Server.

Il modello più potente della serie, il Core i9-7980XE, è dotato di 18 Core e 36 Thread, 24,75 MB di Smart Cache, e clock di base di 2.60 GHz, valore che a prima vista può sembrare basso ma che se moltiplicato per il numero di core fornisce un risultato spaventoso. E il suo prezzo supera tranquillamente i €2000.



AMD, dal canto suo, offre una gamma altrettanto ampia: le piattaforme AM4 e TR4, dedicate alla fascia Mainstream ed Enthusiast. In primo piano si nota la figura dei Ryzen, serie dall'ottimo rapporto qualità/prezzo, con tanta cache e tanti core ma frequenze di funzionamento che raramente superano i 4 GHz e un IPC fortemente più basso rispetto ai diretti avversari Intel; per questo, una CPU AMD si comporterà meno bene in gaming Full HD rispetto a una CPU Intel, limite risolvibile accoppiando alla CPU una GPU di classe medio-alta, come verrà illustrato successivamente.

Inoltre alcune applicazioni, che richiedono tecnologie apposite come VT-x (necessaria per la virtualizzazione di macOS), potrebbero dare alcuni problemi che difficilmente verranno risolti a meno di modifiche al firmware delle soluzioni. Per questo si consiglia al lettore di questa guida di valutare attentamente ciò che intende fare con il proprio PC prima di puntare, soprattutto, all'acquisto di una CPU AMD.


I Ryzen si suddividono in 4 grandi famiglie: Ryzen 3, Ryzen 5, Ryzen 7 e Ryzen ThreadRipper. 

Ryzen 3 è il diretto competitore del Core i3 e fornisce prestazioni identiche a un prezzo decisamente inferiore, €122 per il modello top di gamma, 1300X. 

Ryzen 5 è una CPU Quad-Core Octa-Thread che si attesta come diretto competitore del Core i5 e indiretto dell'i7, fornendo prestazioni in Multi-Thread notevolmente superiori (grazie ai 6 core e i 12 thread offerti) e temperature di esercizio leggermente più basse; il costo del modello migliore della serie, il 1600X, si attesta a €216.

Il Ryzen 7 rappresenta la soluzione migliore per le configurazioni da gaming più bisognose, ma l'autore raccomanda l'acquisto di una CPU Ryzen 5 o Core i7 al posto di un Ryzen 7 per il discorso sull'IPC fatto in precedenza.
I Ryzen ThreadRipper costituiscono la fascia High-End a cura di AMD e il miglior componente della serie, il Ryzen ThreadRipper 1950X, offre 40 MB di cache, 3,4 GHz di base e 16 core capaci di lavorare come 32 thread. Il suo costo è uguale a meno della metà di quello del Core i9-7980XE, ma offre prestazioni comunque più basse, dovute all'IPC; consigliato a fronte di uno sconto particolarmente conveniente.


Il dissipatore

Il dissipatore (in inglese heatsink o, impropriamente, dissipator), nella sua accezione generale, è un dispositivo deputato all'espulsione di calore da un'unità.

Esistono due tipologie di dissipatori, ad aria e a liquido.

Tali soluzioni possono essere montate su unità periferiche 2,5", 3,5" e 5,25" (ventole da 65 mm), testate di case (radiatori privi di ventole), CPU (lamelle dotate di ventola singola o doppia da 90 o 120 mm o stazione di raffreddamento a soluzione liquida acqua-glicolica) e GPU (identici alle CPU ma montati parallelamente rispetto agli slot di espansione).

Il dissipatore comunemente associato alla CPU è tecnicamente detto attivo, in quanto sono presenti parti in movimento (es. la ventola), mentre quello montato sui chipset è detto passivo in quanto privo di elementi elettromeccanici e quindi immobile.

           



I parametri più importanti da considerare nella scelta del dissipatore sono TDP (quantità di calore che è capace di dissipare), dimensioni e massa (rispetto alla MoBo e al case) e socket (base di appoggio, specifica per ogni serie di CPU).

Si consiglia sempre l'applicazione, in fascia mainstream (CPU con TDP da 35 a 65 W, non overcloccabili) di dissipatori da almeno 90 W, in fascia performance (95 W, overcloccabili) di dissipatori da almeno 150 W, e in fascia enthusiast di dissipatori, liquidi o AiO, da almeno 250 W.

Un chiaro esempio può essere un Intel Pentium G4560, che, non essendo overcloccabile a fronte di un TDP di 65 W, può essere tranquillamente accoppiato al dissipatore con il quale viene distribuito, da 90 W.

Un Intel Core i5-7600K, avendo TDP di 91 W, non viene distribuito con un dissipatore integrato e se ne consiglia l'acquisto di un'altra marca.

Le migliori sono, nel campo degli attivi ad aria e a liquido, Cooler Master, Arctic, Noctua, NZXT, ThermalTake.

Per quanto concerne le dimensioni e la massa, è importante tener ben presente che il dissipatore, ad aria, deve essere dotato di più pipeline in rame possibili, in modo da avere grande dissipazione e bassa altezza; i modelli meno costosi sono dotati di 2 pipeline suddivise in 4 rami contigui e una piastra di appoggio sulla CPU in rame purissimo, con altezze comprese tra 7 e 11 mm.

Più alto è il blocco, più massa avrà il dissipatore; ciò potrebbe costituire un problema in caso di schede madri marchiate MSI o ECS, in quanto sono costituite da un dielettrico fondamentalmente molto sottile e soggetto a flessioni importanti nell'arco di una settimana di utilizzo.

Molto importante è l'orientamento delle lamelle; non devono mai toccare le RAM o i condensatori attorno alla Control Unit, a meno di instabilità termodinamiche ed elettromagnetiche capaci di smagnetizzare la CPU e ridurre la debole radioattività del germanio (vero nucleo elaborativo della CPU) rendendo il PC una carcassa priva di utilità.


Aspetto non meno importante è il socket, elemento di appoggio sulla scheda madre, che varia a seconda della CPU e del tipo di dissipatore installato, e esistono molti adattatori, anche di altri produttori, formati allo scopo.


La scheda madre

In informatica, la scheda madre (plurale schede madri), anche conosciuta con i termini inglesi motherboard o mainboard, abbreviata MB, M/B o MoBo, è una parte fondamentale di un moderno personal computer: sotto forma di scheda elettronica principale raccoglie in sé tutta la circuiteria elettronica e i collegamenti di interfaccia tra i vari componenti interni principali del PC (CPU, memoria e le altre schede elettroniche montate o alloggiate sopra) comprendendo quindi anche i bus di espansione e le interfacce verso le periferiche esterne.

È responsabile dunque della trasmissione e temporizzazione corretta di molte centinaia di segnali diversi, tutti ad alta frequenza e sensibili ai disturbi, tra processore e RAM, schede di espansione e periferiche esterne attraverso i vari bus di sistema.

La sua buona realizzazione è quindi un fattore chiave per le prestazioni e l'affidabilità dell'intero computer.



Costruttivamente una scheda madre è costituita da un materiale dielettrico (o isolante) in materiale plastico o ceramico con dei circuiti in silicio stampati attraverso tecniche di disegno CAD concettualmente bidimensionali e dalla profondità irrilevante, dotate di fori, raccordi e linee di collegamento che consentono la fusione di diverse componenti, che sono induttori, condensatori, resistori (fissi e variabili) e circuiti integrati. Ciascuna MoBo si distingue, fondamentalmente, per:


- Spessore e materiale del dielettrico; questo deve avere una buona resistenza alle torsioni causate dal peso della GPU e del dissipatore e deve avere una buona durabilità, riscontrabile attraverso lo studio della densità della parete laterale. Le migliori marche in tal senso sono Asus, Gigabyte;


- Numero di porte periferiche interne: alcuni produttori integrano un maggior numero di pin pannello frontale nonché di porte IDE/SATA rispetto ad altri, e tra questi si possono senza alcun dubbio annoverare Asus, e Gigabyte al primo posto, con a seguire Msi e AsRock;


- Numero di porte periferiche esterne: numero di porte USB-A/USB-C, eSATA, DisplayPort, HDMI, DVI-I, jack audio sul retro. Tra le migliori si ricorda Msi;


- Chipset; in tal senso esistono chipset che permettono l'overclock (CPU permettendo), lo sfruttamento di più linee PCIe, l'integrazione di più porte USB di una determinata tecnologia sul retro e sul fronte del case, velocità del bus più elevate, e altre caratteristiche, che le serie più o meno complete e di conseguenza costose. Msi è particolarmente nota per offrire potenti chipset a un costo relativamente basso;


- Dimensioni; in questo campo vengono in aiuto le definizioni di ATX, microATX e miniITX fornite in precedenza con i case, in quanto sono identiche al caso delle MoBo.

Le schede madri dal rapporto qualità prezzo migliore sono, in ordine, Msi, Asus, Gigabyte, AsRock.

Tale classifica, tuttavia, non deve essere presa alla lettera in quanto, in base al budget a disposizione e alle richieste dell'utente, ciascuna marca ha qualcosa da offrire.

Le MoBo marchiate Asus, ad esempio, possono essere, dal punto di vista qualitativo, definite le migliori in assoluto; esempio iconico, le serie Prime e Rog Strix, indubbiamente eccelse in ogni punto, ma sicuramente non alla portata fiscale di chiunque.

Msi rappresenta probabilmente il miglior compromesso tra qualità costruttiva e costi; fornisce molte funzioni, ma è in genere carente di porte SATA e non fornisce un dielettrico particolarmente robusto; si presterà attenzione ai carichi statici.

AsRock nasce come via di mezzo tra Asus ed Msi, fornendo un dielettrico leggermente più robusto di quello Msi ma meno funzioni delle Asus Prime.

Infine Gigabyte può essere paragonata ad Asus dal punto di vista della sicurezza, in quanto integra interessanti caratteristiche (come la doppia memoria Flash ROM capace di ripristinare automaticamente il BIOS in caso di danneggiamento al chip principale) non presenti in altre soluzioni.

In caso specifico di High-End Desktops o Workstations dotati di Intel Core i9 o AMD Ryzen ThreadRipper la scelta della MoBo deve forzatamente ricadere su una Asus Rog Strix o una Aorus (divisione Enthusiast di Gigabyte).


RAM

La RAM, acronimo dell'inglese Random Access Memory ovvero memoria ad accesso casuale, è un tipo di memoria volatile nella quale vengono caricati i programmi che la CPU deve eseguire. Una volta chiuso il programma le modifiche effettuate, se non opportunamente salvate sul disco rigido, verranno perse.

La scelta della RAM è fondamentale in qualunque applicazione e i suoi parametri più importanti sono senza dubbio tipologia (DIMM o SODIMM), generazione (DDR, DDR2, DDR3, DDR4), velocità (in MHz o GHz) e latenza (CL).

               

La tipologia di RAM più diffusa nei PC è la DIMM, usata sui Desktop, le Workstation e i Server, con la variante SO-DIMM usata sui notebook e laptop in genere.

Tali fattori sono a loro volta suddivisi in generazioni; le più importanti sono DDR (2000), DDR2 (2003), DDR3 (2007) e DDR4 (2014).

Ciascuna generazione ha delle velocità di funzionamento proprie; il DDR va da 200 a 400 MHz, il DDR2 da 400 a 1066,67 MHz, il DDR3 da 800 a 2133 MHz, e il DDR4 da 1600 a 4200 (finora raggiunti) MHz.

Infine, la latenza (abbreviata CL) si può definire come il ritardo compreso tra il momento in cui il controller di memoria integrato nella CPU invia alla RAM il comando di richiamo a un determinato registro di memoria, misurato in nanosecondi (ns).

Tale parametro è di fondamentale importanza in gaming e in particolare in presenza di CPU AMD, tendenti al decentralizzare l'elaborazione delle informazioni.

Le RAM DDR hanno il CL più basso (tra 2 e 3);

le DDR2 salgono tra 4 e 7; progressivamente si arriva a 7/16 con le DDR3, fino ad arrivare a un picco di CL14/CL19 con le DDR4.

Ovviamente minore sarà il tempo impiegato dall'informazione a raggiungere la RAM maggiori saranno le prestazioni del complesso.


La scheda video



In un computer la scheda video, contenente la GPU, ovvero la Graphic Processing Unit, è il componente hardware deputato all'elaborazione del segnale video da mostrare sotto forma ottica su un display o monitor a partire da un segnale elettrico in input dal processore.

A seconda del tipo di computer questo dispositivo può essere più o meno potente: i primi modelli di scheda video potevano visualizzare solo testo; successivamente si diffusero quelle in grado di mostrare immagini non testuali e, recentemente, anche modelli tridimensionali texturizzati in movimento e in tempo reale.

Questi ultimi tipi di scheda provvedono anche ad elaborare e modificare l'immagine nella propria memoria interna, mentre le schede 2D possono mostrare immagini 3D solo con l'aiuto della CPU che deve eseguire da sola tutti i calcoli necessari.

I fattori da tener ben presenti al momento dell'acquisto di una GPU sono memoria dedicata, FLOPS, banda passante, velocità di clock e Compute Units.

Il quantitativo di RAM dedicato è molto importante in applicazioni grafiche a risoluzione più o meno elevata, in quanto le informazioni grafiche elaborate "sul posto" vengono caricate su questa memoria analogamente a quanto accade con i software aperti sulla RAM, ma non incide significativamente in gaming in quanto è un campo nel quale la funzione che più interessa è l'elaborazione video in quanto tale. 

FLOPS è una sigla che sta per Floating Point Operations Per Second e indica il numero di operazioni in virgola mobile svolte nell'unità di tempo; in quanto coprocessore logico in virgola mobile, questo parametro differenzia notevolmente la GPU dalla CPU rendendola di fatto una realtà distinta e separata, specializzata nello sviluppo di informazioni visive grazie a questi speciali calcoli.

Maggiore è il numero di FLOPS (o, nelle applicazioni più moderne, TeraFLOPS, uguali a mille milioni di FLOPS) maggiori saranno le prestazioni della scheda. La memory bandwidth, invece, è il rapporto al quale i dati possono essere letti da o scritti in una memoria a semiconduttore dal processore grafico, ed è solitamente espressa in Byte/s (anche se in genere tale unità viene sostituita dal più pratico GB/s).

Infine, una Compute Unit, include 64 shader processors con 4 texture mapping unit. In sostanza, questi elementi sono i deputati diretti all'elaborazione dell'output visivo ed è intuibile che il loro numero deve essere sempre elevato per una transcodifica ottimale delle informazioni.



I principali produttori di schede video sono, in ordine di diffusione, Intel, Nvidia e AMD.

Le schede video Intel appartengono alle serie HD, Iris e Iris Pro e in genere sono le meno potenti essendo tutte integrate sul die dei processori prodotti dall'azienda.

Le vere contendenti nel campo delle GPU dedicate possono essere considerate solo Nvidia e AMD, con le serie GTX e Quadro e Radeon.

Le GTX dell'ultima generazione (Pascal) sono, in ordine di potenza dalla maggiore alla minore, la Titan Xp (€1299,00), GTX 1080 Ti (€769), GTX 1080 (€599), GTX 1070 Ti (€469), GTX 1070 (€429), GTX 1060 (6GB, €309), e le GTX 1050 Ti e 1050.

La serie Nvidia Quadro è dedicata alle Workstation e ha prezzi superiori a quelli delle GTX.

Da notare come i prezzi qui segnalati non siano relativi ai vari brand (Asus, Msi, Gigabyte, Palit, Zotac ecc.) ma alle edizioni Founders, prodotte direttamente da Nvidia senza personalizzazioni.



AMD, dal canto suo, offre le gamme Radeon RX (Vega e 500 e 400, basate su architettura Polaris), Pro e Instinct, anche se le "vecchie" R7 e R9, non trattate in questa guida, rimangono ottime alternative nel campo dell'usato, come le R9 290X, tutt'ora validissima).

Le RX Vega 56 e 64 appartengono alla stessa fascia di prezzo delle GTX 1080 e 1070 Ti rispettivamente e sono dotate, a loro favore, di memorie HBM2 ben più veloci rispetto alle GDDR5 usate a bordo delle GTX menzionate in precedenza.

Le 400 sono state le prime a esser rilasciate nella serie con i modelli 460, 470 e 480, che si piazzano nel mercato tra le 1050, le 1050TI e le 1060 3gb/6gb, grazie a prestazioni particolarmente interessanti sul fronte energetico, caratteristica che le rende tra le più acquistate nel mondo del mining di BitCoin.

La RX 500 rappresenta un aggiornamento della 400 ed è costituita dai modelli 550 (al pari della GTX 1030, non menzionata non essendo dedicata al gaming ma dal prezzo compreso tra €70 e €120), la RX 560 (concorrente delle GTX 1050 e 1050 Ti), la RX 570 (al pari della GTX 1060 3GB) e la RX 580, leggermente meno potente rispetto la GTX 1060 6GB.

Per configurazioni da gaming Full HD si raccomandano al minimo GTX 1050 Ti o RX 560 4GB, per proseguire al progredire della risoluzione.


HDD, M.2 ed SSD

I dispositivi di archiviazione di massa sono dei dispositivi adibiti al mantenimento permanente dei file;

possono essere primari o secondari a seconda del tipo di dati archiviati. Gli HDD e gli SSD sono utilizzati per archiviare sia dati primari che secondari e sono dotati di caratteristiche differenti;

gli HDD sono disponibili in 2 configurazioni principali, 3,5" (per PC fissi) e 2,5" (per i laptop) e sono dei dispositivi meccanici, per cui possono deteriorarsi con il tempo anche se sono capaci di numerosi cicli di scrittura.

Gli SSD, completamente solidi, sono invece dei dispositivi di archiviazione elettronica e dunque privi di parti in movimento; tale caratteristica li rende notevolmente più veloci rispetto gli HDD ma possono supportare molti meno cicli di scrittura.

        

Si consiglia l'installazione di HDD sui sistemi più potenti, dotati di grandi quantitativi di RAM e CPU con benchmark elevato (Core i7, Ryzen ThreadRipper) assegnando gli SSD a sistemi meno potenti, in accoppiata con un HDD supplementare per i dati temporanei.


Unità ottiche



Le unità ottiche, come CD, DVD e BluRay, sono dei dispositivi di archiviazione di massa che hanno come scopo lo stesso degli HDD e degli SSD, pur non ricoprendo un ruolo fondamentale nell'esecuzione di operazioni informatiche.

Un disco ottico è costituito da un materiale plastico contenente una traccia a spirale che contiene l'informazione in codice binario in base all'intensità del raggio elettromagnetico che lo colpisce in fase di scrittura.

Nell'acquisto di un'unità ottica è fondamentale conoscere i tipi di dischi scrivibili e leggibili (CD, DVD o BluRay, in ordine di capacità e costo, con sigle come -R, +R, -RW, +RW, ..., e tecnologie come SecureDisc, ...), la possibilità di sfruttare i dischi LightScribe (che sfruttano il laser del masterizzatore per imprimere una figura sul lato non contenente i dati del disco) e, non meno importante, la zona internazionale che il masterizzatore è abilitato a sfruttare.

Si pone all'acquirente il compito di decidere se includere un'unità ottica nella propria configurazione, sempre tenendo conto delle capacità del case che si intende acquistare.


Alimentatore o PSU



Un'alimentatore elettrico, tecnicamente noto come Power Supply Unit (o PSU, unità di alimentazione elettrica) converte la corrente elettrica alternata in ingresso da una presa a muro a una corrente continua a bassa tensione richiesta dai componenti interni del PC per funzionare.

La maggior parte dei PC moderni include un interruttore di regolazione manuale della tensione in uscita pur disponendo di reostati in grado di variare la tensione in base alle richieste dell'hardware. Inoltre tutti gli alimentatori per PC e Workstation moderni sono conformi allo standard ATX, precedentemente nominato, che include standard di dimensioni fisiche e tolleranze di tensione; questo fornisce una tensione in standby costante di 5 Volt (5VSB) in modo da assicurare l'alimentazione di alcune periferiche e funzioni del computer che non possono esserne private.


In base ai componenti scelti e la durata che si prefigge per il proprio PC o Workstation si può optare per un PSU a basso costo o uno dotato di certificazione 80+.

Queste ultime soluzioni sono più durevoli, stabili e potenti, e forniscono una garanzia ad ogni tipo di inconveniente elettrico (es. sovratensione e/o blackout) a meno di rari difetti di progettazione o produzione.

In base ai consumi dei singoli elementi della configurazione, il PSU deve avere almeno una potenza massima uguale alla somma tra 100 W e la somma delle potenze dei singoli elementi, in modo da supportare eventuali sbalzi di potenza dovuti a carichi di lavoro più o meno elevati rispetto al valore standard riportato alla vendita dei componenti.



Se si intende costruire una postazione destinata a durare nel tempo, o dotata di grandi capacità operative, una mossa intelligente sarebbe l'abbinata di un UPS alla protezione da sovralimentazione offerta di per sé dall'alimentatore, in virtù dei possibili difetti di produzione invisibili del PSU.

Un gruppo statico di continuità (detto anche UPS, dall'Inglese Uninterruptible Power Supply) è un'apparecchiatura utilizzata per mantenere costantemente alimentati elettricamente in corrente alternata apparecchi elettrici.

Si rivela necessario laddove le apparecchiature elettriche non possono in nessun caso rimanere senza corrente evitando di creare avarie e disservizi nelle apparecchiature interessate dal calo di tensione o blackout; in ambito informatico sono abbastanza frequenti essendo reperibili a costi accessibili.

L'alimentazione del gruppo di continuità è data da una o più batterie, normalmente al piombo.

Un PSU di piccole dimensioni è capace di fornire al PC tensione per almeno un minuto, dando modo all'utente di salvare i propri documenti e chiudere in modo sicuro il sistema prima che anche questa fonte di energia si esaurisca e provochi danni all'apparato.


Sistema operativo

Il sistema operativo è l'insieme del codice che consente l'interfaccia dell'utente con la macchina. Senza dilungarsi in teoricismi, si può affermare che al mondo esistono tre tipologie di sistemi operativi: Microsoft, Apple e Unix.


I prodotti offerti da Microsoft in questo campo fanno parte della serie Windows, introdotta per la prima volta nel 1985 e giunta all'ultima versione Windows 10 in continua evoluzione con le varie Build semestrali.

Gli OS Windows sono i più diffusi, tra i primi a essersi inseriti in un mercato che negli anni '80 e '90 era dominato dai colossi di IBM e Apple, che offrivano dei sistemi decisamente troppo costosi per l'utente finale.

Col passare degli anni si è affermato come sistema per eccellenza per i gamer, anche grazie a una certa componente di pirateria che permette di sfruttarlo senza spendere denaro, seppur illegalmente.

Anche a livello domestico e d'ufficio tradizionale, sempre per la già citata semplicità, è predominante.



I prodotti offerti da Apple appartengono alla serie macOS, dedicata ai Mac della casa. Sono dotati di forte semplicità d'utilizzo, ampie capacità multimediali (ricordiamo che i dispositivi prodotti da Apple sono quasi sempre tecnologicamente molto avanzati) ma non possono essere installati legalmente su PC tradizionali (pur essendo chiaramente basati su FreeBSD, un kernel basato su Unix).

Montare macOS su un PC assemblato è possibile, ma è necessario (al momento) disporre di CPU Intel e GPU Nvidia o AMD recenti (serie GTX, RX), oltre a richiedere una lunga fase di testing per risolvere gli ovvi problemi di compatibilità tra un sistema costruito intorno all'OS (il Mac) e un OS installato su una macchina assemblata (PC).

Una volta installato sul PC, macOS viene comunemente chiamato Hackintosh, ed è consigliato per coloro che sono interessati ad applicazioni multimediali avanzate pur non volendo spendere cifre elevatissime.



Infine, la vastissima famiglia degli OS Unix-based è la più versatile e potente ma necessita di alcune conoscenze da parte dell'utente medio.

Un sistema Unix (e, in particolare, Linux, del quale esiste una miriade di distro di licenza open-source, ovvero liberamente modificabili da chiunque) è dotato di un forte apparato di sicurezza che richiede l'inserimento della password di sistema ogni qual volta si voglia installare un software sulla macchina o eseguire operazioni fuori dall'ordinaria amministrazione.


Costi, budget e siti

Una volta analizzati tutti i parametri tecnici e finali si considerino i lati economico-logistici.

Per quanto riguarda i siti da cui acquistare, si annoverano:

Amazon (https://www.amazon.it/), il più caro ma dotato della migliore garanzia e dei tempi di spedizione più rapidi;

ePrice (https://www.eprice.it/), che ogni tanto fa delle offerte molto interessanti, e taocomputer (https://www.taocomputer.eu/shop2007/),

BPM Power (https://www.bpm-power.com/it) e PuntoComShop (http://www.puntocomshop.it/), con prezzi più convenienti (20-25% in meno circa) rispetto ad Amazon, ma con tempi di spedizione più lunghi, pur potendo ritirare direttamente in sede i prodotti acquistati.


Per sapere se un prezzo è buono, un affare o non conveniente si raccomanda:

camel camel camel (https://it.camelcamelcamel.com/) oppure direttamente tramite la pagina del prodotto usando l'estensione Keepa (https://chrome.google.com/webstore/detail/keepa-amazon-price-tracke/neebplgakaahbhdphmkckjjcegoiijjo);

queste sono estensioni che tracciano l'andamento dei prezzi di quasi tutti i prodotti venduti su Amazon.

Per quanto riguarda componenti usati si consiglia Amazon Warehouse Deals , che contiene prodotti ricondizionati dotati di garanzia di 2 anni da parte di Amazon stessa, oppure eBay, Subito.it e Webuy.

Per evitare truffe si consiglia, su eBay, di controllare i feedback, con almeno una media del 98% positivi, la descrizione, moderatamente dettagliata, e di pagare con PayPal.

Su Subito.it il metodo migliore è la consegna a mano, così da fare tutti i test prima dell'acquisto.

Se invece il prodotto non è nelle vicinanze si può ricorrere alla spedizione (preferibilmente tracciata) con pagamento tramite PayPal.

Infine, per risparmiare ulteriormente, è possibile comprare all'estero, con i seguenti indirizzi Reddit:

U.K. (https://www.reddit.com/r/buildapcsalesuk/) 

Europa (https://www.reddit.com/r/BaPCSalesEurope/).